Alessio I Romanov – Zar dal 1645 al 1676 · Figlio di Michele e di Eudoxia Stryshnevaya. · Alessio ha 16 anni quando, il 23 luglio 1645, con la morte del padre diventa Zar. Dopo l’incoronazione viene affidato alla tutela del boiaro Borys Morozov. Morozov porta avanti una politica estera intesa a mantenere lo stato russo in una condizione di pace con i paesi confinanti. Ottenne una tregua con la Polonia ed evitò contrasti con l’Impero Ottomano. La sua politica interna fu rivolta a diminuire il carico fiscale, limitando i privilegi dei commercianti stranieri e abolendo numerosi uffici di corte inutili. Molozov combinò il matrimonio dello zar con Maria Miloslavskaya, mentre lui sposò la sorella Anna Miloslavskaya, figlie di Ilya Danilovich Miroslavsky.
Moruzov (considerato come un boiaro egoista, e veniva accusato di praticare la stregoneria ) fu criticato per aver aumentato l’imposta sul sale, provocando, nel maggio dei 1648, l’insurrezione di Mosca. Alla ribellione di Mosca seguì una contestazione al potere dello zar che culmina con le ribellioni di Pskov e Novgorod. · Lo zar Alessio fu costretto a mandare in esilio Moruzov e a convocare l’assemblea del paese. Il posto di Moruzov fu occupato dal patriarca Nikon, figlio di contadini, dotato di tale eloquenza da dominare l’impressionabile Alessio. Nikon conquistò il giovane Alessio, che lo elesse metropolita di Novgorod e poi patriarca di Mosca (1652), la massima autorità religiosa della Russia. · Il patriarca Nikon ricevette titoli e onori eccezionali e fu reggente quando Alessio si assentò da Mosca per la guerra in Polonia dal 1654 al 1658. L’attivismo di Nikon fu avversato dai titolari delle alte cariche dello Stato, al punto che nel 1658 Nikon dovette dimettersi e ritirarsi in convento. Uno dei principali meriti di Alessio I fu quello di aver scoperto ed utilizzato alcune tra le migliori menti del secolo come il patriaca Nikon, Orduin, Matvyeev. · Alessio non avendo un carattere forte spesso subiva la soggezione dei suoi collaboratori, ma essendo un progressista incoraggiò le grandi riforme del boiaro Matvyeev. I suoi ultimi anni, malgrado la ribellione di Stenka furono abbastanza tranquilli